Vi è altresì un tipo di polvere che per natura procura risultati ammirevoli. Si forma nella regione di Baia, nei campi di municipi che si trovano intorno al monte Vesuvio. Esso mescolato a calce e pietrame non solo assicura solidità agli altri impianti, ma anche i moli quando sono costruiti in mare si solidificano sotto acqua. E sembra che ciò accada (…)1.
In poche righe Vitruvio descrive il calcestruzzo così come veniva concepito e realizzato dagli antichi romani. Qual è il senso e soprattutto il valore di questa citazione? Direi quello di invitarci ad una riflessione su una particolare declinazione del concetto di sostenibilità che troppo spesso viene sottovalutato se non dimenticato: la durabilità delle opere nel tempo.
Costruire un’opera avendo cura di minimizzarne l’impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita è la buona prassi che si va affermando; pertanto, appare evidente che quanto maggiore è la durata del ciclo di vita dell’opera, tanto minore sarà il suo impatto sull’ambiente; infatti, sarà minore il numero di volte in cui questa opera dovrà essere ricostruita nei secoli. Se è vero, quindi, che la sostenibilità deve avere basi solide, è altrettanto vero che deve essere a portata di mano. Il valore di un‘opera si misura anche dalla disponibilità locale dei materiali utilizzati per realizzarla, da una filiera corta e radicata sul territorio. Anche da questo punto di vista il calcestruzzo è un materiale che centra in pieno l’obiettivo.
Collegio dei Tecnici della Industrializzazione Edilizia
L’associazione ha scopi esclusivamente culturali e si dedica allo studio ed al perfezionamento della industrializzazione dell’edilizia, mediante pubblicazioni, conferenze, concorsi, convegni, viaggi di studio, corsi di perfezionamento, raccolta di documentazione tecnico-scientifica ed ogni altro mezzo idoneo.