Presentazione del Prof. Franco Mola | SAIE 15-16 Ottobre 2020
Il termine robustezza strutturale definisce la capacità della costruzione di evitare danni sproporzionati rispetto alla entità della azione che da luogo ad un danno iniziale. Il concetto di robustezza è di acquisizione relativamente recente nei Codici di Misura della Sicurezza ed ha assunto importanza e significato crescenti a seguito di eventi le cui conseguenze si sono rivelate di carattere catastrofico.
Con specifico riferimento alle attuali Norme Tecniche per le costruzioni, DM 17-01-2018, il problema è introdotto al punto 2.2.5 e dal corrispondente paragrafo della circolare applicativa.
Al riguardo si illustrano alcune specifiche strategie di progettazione atte a garantire un adeguato livello di sicurezza strutturale.
- Progettazione della struttura in grado di resistere ad azioni di carattere convenzionale combinando valori nominali delle azioni eccezionali ad altre esplicite di progetto;
- Prevenzione degli effetti indotti dalle azioni eccezionali alle quali la struttura può essere soggetta o riduzione della loro intensità;
- Adozione di una forma e tipologia strutturale poco sensibile alle azioni eccezionali considerate;
- Adozione di una forma e tipologia strutturale tale da tollerare il danneggiamento localizzato causato da una azione di carattere eccezionale;
- Realizzazione di strutture quanto più ridondanti, resistenti e duttili;
- Adozione di sistemi di controllo, passivi o attivi, adatti alle azioni e ai fenomeni ai quali l’opera può essere sottoposta;